Un figlio illustrissimo di Amantea, nato nel quartiere Chianura, è il musicista Alessandro Longo. Venuto al mondo il 31 dicembre 1864, suo papà Achille era un maestro di pianoforte e siamo convinti che instillò in lui la passione per la musica già dalle prime ninne nanna cantategli in quegli anni ’60 dell’800, i primi anni dell’Italia unita. Nel 1878 Alessandro si trovò a frequentare il conservatorio napoletano di San Pietro a Majella. Conosce i classici, si innamora dei vari Bach, Schumann, Brahms, si mette a comporre, a vent’anni è già padrone dei suoi mezzi e scrive musica.
Sulla scia del papà, Alessandro diventa a poco a poco uno dei più valenti pianisti del Sud Italia. Fa concerti anche all’estero. Lavora per case discografiche e revisiona persino le sonate per clavicembalo del grande Domenico Scarlatti. Le più belle musiche di tutti i tempi, il nostro Alessandro le trascriverà per pianoforte.
Nel frattempo, Longo fa carriera accademica. È sua la cattedra di pianoforte a San Pietro a Majella. Fonda riviste, partecipa a incontri tra artisti. Coronerà la sua ascesa nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, essendo nominato direttore del conservatorio napoletano, su nomina ministeriale. Muore a Napoli il 3 novembre 1945. Ma il forte sentimento musicale proseguì anche dopo di lui, perché anche i suoi figli furono musicisti di talento. Segnaliamo Achille junior, eccellente compositore di musica sinfonica e operistica.